CIN, parte la Banca Dati delle Strutture Ricettive

Il CIN prende il via, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 3 settembre dell'avviso sulla Banca Dati delle Strutture Ricettive. Parte la corsa per evitare le sanzioni a partire dal 2 novembre

Data:

04 settembre 2024

Immagine principale

Descrizione

Termini di adeguamento e modalità per le strutture ricettive.

Come anticipato dal Ministero del Turismo, il 3 settembre è approdato in Gazzetta Ufficiale l’avviso che sancisce l’avvio della BDSR su scala nazionale.Si tratta di un passaggio importante per l’avvio dell’obbligo di dotarsi del codice identificativo nazionale e, conseguentemente, per l’avvio delle sanzioni in caso di irregolarità. Ci saranno 60 giorni di tempo per adeguarsi e la scadenza ultima è quindi fissata al 2 novembre.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso del Ministero del Turismo è centrale sul fronte dell’avvio degli obblighi legati al CIN, il Codice Identificativo Nazionale introdotto per rendere più trasparente il mercato degli affitti turistici e degli affitti brevi.

 

MITUR in Gazzetta Ufficiale del 3 settembre

Il 3 settembre è la data clou: a partire da questo giorno decorreranno i 60 giorni di tempo per l’avvio delle disposizioni contenute nell’articolo 13-ter del decreto legge n. 145/2023, con il quale è stato per l’appunto istituito il CIN e la BDSR, Banca Dati Nazionale che fotograferà il panorama delle strutture ricettive presenti sul territorio.

Avere il CIN sarà centrale ai fini della concessione in affitto, per brevi periodi o per finalità turistiche, singole case o stanze, così come per le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.

Dal punto di vista operativo, il CIN dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura ricettiva, così come dovrà essere indicato in ogni annuncio, ovunque pubblicato e comunicato.

Le novità interesseranno anche i gestori di portali online, che dovranno verificare che sia inserito all’interno degli annunci pubblicati e già da alcuni giorni i principali siti destinati alle locazioni brevi hanno avvisato circa l’obbligatorietà del CIN.

 

Banca Dati delle Strutture Ricettive, parte la conta per evitare le sanzioni:

"c’è tempo fino al 2 novembre."

Entro la scadenza del 2 novembre, quindi, chi gestisce case, stanze e strutture per affitti brevi e turistici dovrà aver ottenuto il CIN che dovrà essere esposto nello stabile e anche in tutti i relativi annunci.

Coloro che gestiscono stanze, appartamenti, strutture per affitti brevi o turistici che hanno già ottenuto il codice identificativo regionale o provinciale prima dell’applicazione delle disposizioni sul CIN, hanno 60 giorni di tempo in più rispetto agli altri per ottenere il codice identificativo aggiornato: in totale 120 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso in Gazzetta Ufficiale.

Al contrario chi ha ottenuto il codice identificativo regionale o provinciale dopo l’applicazione delle disposizioni sul CIN deve adeguarsi alle novità entro 30 giorni.

Oltre agli obblighi di comunicazione, con l’entrata in vigore delle novità del Decreto Anticipi sarà necessario anche rispettare precisi standard di sicurezza a cui si legano, in caso di mancato rispetto, sanzioni che cambiano in base alla dimensione della struttura o dell’immobile.

Fattispecie

Sanzione

Mancata richiesta del CIN Da 800 a 8.000 euro
Mancata esposizione del CIN Da 500 a 5.000 euro
Mancato rispetto degli obblighi di sicurezza Sanzioni nazionali o comunali
Mancata installazione di dispositivi per la rilevazione di gas, monossido di carbonio ed estintori. Da 600 a 6.000 euro
Mancata presentazione della SCIA al SUAP Da 2.000 a 10.000 euro

 

 

 

 

 

 

 

Tramite la piattaforma dedicata è possibile richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale, per la propria struttura oppure, da cittadini e cittadine, ottenere informazioni sul panorama ricettivo italiano, così come previsto dall’articolo 13 ter del Decreto Anticipi approvato a fine 2023 per assicurare la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato e per contrastare forme irregolari di ospitalità.

 

Come ottenere il CIN per affitti brevi e turistici: istruzioni per gli utenti stranieri.

I gestori che non hanno a disposizione l’identità digitale, che permette di effettuare l’accesso alla piattaforma BDSR e di richiedere il CIN in pochi passi, possono accedere con un nome utente e una password fornito dal Ministero del Turismo, a cui è affidata la gestione del monitoraggio delle strutture previsto dall’articolo 13 ter del Decreto Anticipi.

Il primo passo, in questo caso, è la registrazione per ottenere l’abilitazione ad accedere e operare come cittadino straniero.

Per procedere è necessario fornire in via preliminare una serie di dati:

- nome e cognome;
- data di nascita;
- codice fiscale;
- nazione e indirizzo di residenza;
- informazioni sul documento di identità;
- contatti;
- comune dell’alloggio.

“La registrazione alla BDSR da parte degli utenti stranieri non è istantanea in quanto richiede un processo di verifica da parte degli operatori del Ministero del Turismo”, si legge nel manuale fornito dal Ministero del Turismo (Allegato).

Le cittadine e i cittadini interessati, una volta conclusa la procedura, ricevono una mail con le credenziali e le istruzioni per l’accesso al portale utile per richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi e turistici, all’indirizzo mail indicato in fase di registrazione.

Ottenute le chiavi per entrare in piattaforma, sarà possibile anche richiedere la sequenza alfanumerica per gli alloggi che si gestiscono e che deve essere indicata sia negli spazi utilizzati che negli annunci.

Effettuato l’accesso, agli utenti appare l’elenco delle strutture ricettive associate al codice fiscale.

Per ottenere il CIN, poi, servirà cliccare su “dettaglio scheda” e accedere alle informazioni sulla struttura.

Basterà inserire i dati mancanti nella schermata di riepilogo che risulta già precompilata con alcune informazioni come, ad esempio, la denominazione della struttura.

Compilati tutti i campi obbligatori, compresi i dati del dichiarante e la presa visione dell’informativa sulla privacy si potrà procedere con la richiesta cliccando sul pulsante “Ottieni CIN”.

Se la procedura va a buon fine, in pochi minuti si riceve una mail con la notizia della creazione del CIN.

 

 

Codice identificativo per gli affitti brevi: come richiedere il CIN

-Guida alla procedura per la richiesta del Codice Identificativo Nazionale-

CIN: cos’è e come si richiede?

Dal 3 settembre diventa operativa su tutto il territorio nazionale la piattaforma BDSR, Banca dati delle strutture ricettive messa a punto da parte del Ministero del Turismo.

Si va verso un nuovo sistema di monitoraggio degli affitti brevi e turistici tramite il codice identificativo nazionale da richiedere al Ministero del Turismo: è possibile ottenere il CIN tramite la piattaforma online che ospita la Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche - BDSR.

Dopo aver effettuato l’accesso tramite SPID o CIE, è possibile seguire la procedura guidata e accedere al form già precompilato con alcuni dati a disposizione degli enti territoriali.

Nella prima fase sperimentale, la richiesta di assegnazione è partita gradualmente e scaglionata su base regionale.

La nuova normativa, con obblighi e sanzioni, sarà pienamente in vigore solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso l’entrata in funzione su scala nazionale.
 

Come previsto dall’articolo 13 ter del DL numero 145 del 2023, chi propone e concede in locazione breve o per finalità turistiche interi appartamenti o anche solo delle stanze è tenuto ad esporre il codice identificativo nazionale. Il cosiddetto CIN deve essere indicato anche negli eventuali annunci dedicati agli affitti brevi o turistici.

 

Codice identificativo per gli affitti brevi: istruzioni su come richiedere il CIN

La novità serve per censire e monitorare:

  • unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche;
  • unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi;
  • strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.


Per la richiesta del CIN è necessario rivolgersi al Ministero del Turismo, che gestisce anche la relativa banca dati: il locatore o il soggetto titolare della struttura turistico ricettiva è chiamato a presentare un’apposita istanza.

Accedendo tramite l’Identità digitale SPID o la carta d’Identità Elettronica alla piattaforma BDSR, sarà possibile visualizzare i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrare le informazioni mancanti, segnalare eventuali modifiche e ottenere il CIN.

Una volta effettuato l’accesso, si può seguire la procedura guidata per ottenere il Codice, all’utente comparirà una schermata già precompilata con alcuni dati inseriti dalla Regione o Provincia Autonoma che non possono essere modificati.

Se le informazioni inserite risultano tutte corrette, in pochi minuti il sistema invierà una mail di notifica dell’avvenuta creazione del CIN e sarà possibile scaricare il PDF di riepilogo della creazione del CIN con il numero di Protocollo del Ministero del Turismo.

Anche i cittadini possono usare la piattaforma BDSR per verificare il CIN delle strutture.

Allegati

A cura di

Sindaco

Piazza delle Pagliara, 3, Civitella Alfedena, L'Aquila, Abruzzo, Italia

Telefono: 0864-890444
Email: sindaco@comune.civitellaalfedena.aq.it
PEC: comune.civitellaalfedena@pec.it
Sindaco

Ufficio Tributi

Piazza delle Pagliara, 3, Civitella Alfedena, L'Aquila, Abruzzo, Italia

Telefono: 0864-890444
Email: finanze.tributi@comune.civitellaalfedena.aq.it

Pagina aggiornata il 11/09/2024