L’Archivio comunale è ricco di migliaia di unità archivistiche (circa 2500 tra faldoni, cartelline, fascicoli, rilegati e raccoglitori) e occupa uno spazio di oltre 250 metri lineari, con documentazione su scaffalature metalliche o armadi da ufficio e presenza di molta documentazione sciolta. Le serie archivistiche sono completamente mischiate, dislocate in diversi immobili comunali, non adatti a tale destinazione (Palazzo comunale, Garage case popolari, Centro culturale) in evidenti condizioni di carente conservazione.
Il Decreto Legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio) stabilisce alcuni obblighi normativi in capo ai comuni, che devono avere archivi correttamente ordinati, conservati in sicurezza e senza danni, rispettati nella loro integrità e organicità, idoneamente conservati e, ove necessario restaurati, mentre non possono essere destinati a usi incompatibili con il loro carattere storico.
L’Archivio sarà pertanto totalmente ricostituito per consentirne, appunto, la corretta catalogazione e classificazione e una agevole consultazione (anche e soprattutto da remoto), mediante dislocazione in “outsourcing” e quindi la sistemazione in sede esterna, dotata delle necessarie misure di prevenzione antincendio e antiallagamento.